Con
l'espressione "fare questioni di lana caprina" si vuole indicare chi
rivolge critiche al prossimo su argomenti futili e pedanti.
E
il riferimento è al mantello della capra che, corto, ispido e pungente,
è del tutto inadatto ad essere utilizzato come fibra tessile, quindi ha
lo stesso scarso valore delle suddette critiche.
In questo senso troviamo riferimenti fatti dal poeta latino Orazio, nelle epistole, o, in tempi più recenti, da Galilei.
In questo senso troviamo riferimenti fatti dal poeta latino Orazio, nelle epistole, o, in tempi più recenti, da Galilei.
L'altra
versione è che si voglia indagare se le capre siano coperte di pelo o
lana e ci si perda in inutili sottigliezze per sostenere una o l'altra
tesi, in ogni caso di ben scarsa importanza pratica.
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